Batia Suter / Katinka Bock - Flava. Solo Annacquato
16.12.2017 - 17.03.2018
La mostra è frutto di una ricerca specifica sul “territorio fluviale” del Tevere e più in generale sul rapporto tra l’acqua e la città di Roma, che diventa iconografia liquida nel libro d’artista edito da Roma Publications (Amsterdam). La mostra presenterà gli interventi delle due artiste che coabiteranno negli spazi della galleria.
Nella doppia personale il tema sul rapporto tra l’acqua e la città viene mostrato nelle sue molteplici declinazioni. Nell’opera di Suter le numerose immagini cercano di descrivere l’acqua da uno strato superficiale per poi scendere in profondità. Il modo associativo di costruire delle narrazioni che passano solo attraverso l’uso di immagini esistenti permettono all’artista svizzera di descrivere il Tevere e la sua iconografia, attraverso le sue diverse stratificazioni. Storia e immagine si legano attraverso un ritmo continuo, scandito da rimandi sensoriali e concettuali. Un’opera per Suter non inizia mai con un dettaglio, il suo lavoro cerca attraverso l’uso di numerose immagini di delineare una enciclopedia personale.
L’opera di Bock invece, interviene specificatamente nel contesto dello spazio. L’uso dell’acqua si fa’ fisico passaggio; il suo scorrere attraverso una serie di condutture costituisce un percorso programmato attraverso il quale l’acqua non potrebbe fluire se non vi fosse il sostegno offerto dalla scultura. Mostrare e nascondere sono delle dominanti. La struttura di tubature, che di solito è nascosta, diventa la protagonista che mette in luce il dialogo dell’acqua con la materia solida. Il metallo delle tubature e il cemento del pavimento entrano in dialogo per mezzo di un foro posto al centro della pavimentazione, che trasforma lo spazio espositivo in una fontana.
L’acqua diventa in questo modo una metafora del tempo e della presenza delle persone che si muovono, entrano ed escono.